L’intelligenza artificiale e il suo rapido sviluppo, oltre alle innegabili applicazioni positive sta suscitando seri dubbi. Dalla preoccupazione di perdere il lavoro alla possibilità che se ne perda il controllo generando catastrofi sta aprendo dibattiti ad altissimi livelli
L’intelligenza artificiale è ormai sulla bocca di tutti. Soprattutto se ne scrive sui siti di tecnologia ma anche su quelli di economia, main stream e generalisti. Questo perché da quando è balzato alla ribalta ChatGPT abbiamo tutti potuto provare le sue sorprendenti capacità di scrivere testo a partire da una richiesta. Per non parlare poi di quelli che generano immagini incredibili a partire da un testo. Qualcuno inizia a preoccuparsi per gli sviluppi futuri di questo tipo di IA, sia per l’abuso che se ne può fare, sia per la paura che possa prendere sopravvento sulle decisioni umane.
Che cosa è l’intelligenza artificiale generativa
Partiamo da un assunto: la chiamiamo intelligenza artificiale perché sfrutta le reti neurali che sono una rappresentazione informatica dei neuroni umani ma di fatto non ha nulla di intelligente.
Il termine intelligenza artificiale, in questo caso di tipo generativo è quella che a partire da una richiesta immessa attraverso quello che viene chiamato Prompt, è in grado di generare testi, foto, video, musica originali.
Un motore di ricerca ci restituisce un elenco di siti pertinenti alla richiesta fatta. Con un sistema come ChatGPT otteniamo direttamente la risposta ma in modo molto articolato. Ad esempio, possiamo chiedere come risolvere un problema di lavoro ed essa ci darà un elenco di azioni da mettere in campo per ottenere il risultato, e lo fa con un linguaggio naturale. Oppure, possiamo chiedere di generare una foto a partire da un testo e la qualità delle risposte aumenta di mese in mese.
Come viene addestrata l’intelligenza artificiale
Tutte i tipi di IA hanno bisogno di addestramento. Non ci soffermiamo sui vari modelli che vengono usati (supervisionato, non supervisionato, ecc). Basta dire che sofisticatissimi e potenti algoritmi fanno in modo che prendano quantità enormi di dati da innumerevoli fonti e che li elaborino attraverso un sistema statistico atto a generare un contenuto plausibile con la richiesta fatta da un operatore.
È la tecnica del machine learning, in uso da molto tempo ma solo oggi, grazie alle grandissime capacità computazionali del software e dell’hardware usato, che ha fatto fare un enorme balzo in avanti a questo tipo di intelligenza artificiale.
Inoltre, per la prima volta nella storia è possibile dialogare con una macchina ottenendo risposte originali, plausibili e con la netta sensazione che si stia comunicando con un’altra persona molto preparata su ogni argomento.
I limiti dell’IA
In rete ci sono numerosi articoli che parlano dei limiti di questa tecnologia. Sono molti gli errori commessi, come date sbagliate, informazioni fuorvianti che possono ingannare i meno esperti che hanno la possibilità, mediante la propria cultura, di disconoscere i risultati. Il problema più grave di cui questa tecnologia soffre si chiama “allucinazione”. In pratica, quando non è in grado di dare una risposta se ne inventa una. C’è già chi sta implementando nei propri sistemi una risposta migliore quando l’IA non è in grado di dare una risposta. Semplicemente scrivere o dire “Non lo so”.
In ogni caso, è molto utile avvalersi di questi sistemi in certi contesti come nel marketing e nel giornalismo. Infatti, alcune preoccupazioni vengono da questi mondi dove le persone temono di essere sostituite. Non è così, non ora almeno, mentre può rappresentare un valido aiuto alla produttività.
I timori che l’intelligenza artificiale possa fare danni all’umanità
Dopo le dovute premesse veniamo al cuore del problema. Può una IA danneggiare gli umani?
Massimo Chiriatti, CTO di Lenovo Italia e uno dei maggiori esperti in Italia di intelligenza artificiale, sostiene che non essendo intelligenti non sanno quello che fanno e quindi come fanno a decidere per noi? Inoltre, non avendo un corpo, non possono imparare dall’esperienza che possiamo fare noi umani interagendo con il mondo.Possiamo seguire il suo pensiero in questo video.
Tuttavia, dei pericoli ci sono. Il primo e il più sentito riguarda l’uso di questi sistemi da parte del crimine informatico. Nonostante dei filtri di sicurezza aggiunti ai sistemi di IA, al momento sono facilmente aggirabili ed inoltre le API (spezzoni di codice per far interagire sistemi diversi) sembra che non li implementino.
Ci sono casi di uso per creare estensioni del browser che si rifanno a sistemi di IA mentre invece spiano l’utilizzatore e ne sono state scaricate migliaia. Sembra sia possibile realizzare virus polimorfici, in grado di modificare il proprio codice mentre si propagano. Inoltre, foto e video falsi sempre più sofisticati e realistici che possono essere scambiati per reali. Saremo in grado di distinguere il vero dal falso?
L’altro problema riguarda il futuro. Visto il progredire molto veloce degli aggiornamenti e miglioramenti di questi sistemi, che tipo di risultato si raggiungerà tra 5/10anni? È possibile che una macchina venga addestrata per sondare il dark web e i forum degli hacker ed essere in grado e in autonomia di scovare vulnerabilità da poter utilizzare in modo malevolo?
In sostanza, in un futuro con IA molto più potenti e magari in mano a un Paese ostile, in grado di acquisire innumerevoli dati sulle vulnerabilità dei sistemi informatici si potrebbe digitare al prompt qualcosa come: “Blocca l’accesso a tutti i sistemi informatici europei, spegni le centrali elettriche, interrompi la telefonia fissa e mobile?”
Sembra fantascienza ma i progressi rapidi che le tecnologie di intelligenza artificiale potrebbero rivelarci, oltre a innumerevoli casi di uso utili, potrebbero anche portarci spiacevoli sorprese.
L’incertezza del futuro
Ci sono molti appelli per sospendere o limitare lo studio sull’intelligenza artificiale ma a cosa servirebbe? Se alcune nazioni sospendessero lo sviluppo non si darebbe un grande vantaggio ad altre, che potrebbero usarle contro Paesi ritenuti nemici? Sembra di rivedere il proliferare delle armi atomiche: “se le installano loro, allora lo facciamo anche noi come deterrente.” Quello che può succedere lo sappiamo tutti.
Il genio ormai è uscito dalla lampada ed è impossibile arrestare questo fenomeno. Staremo a vedere.