Il dipartimento per la trasformazione digitale, assieme ad AGID hanno pubblicato un documento per “La strategia italiana per l’intelligenza artificiale. Riassumiamo i punti salienti
Negli ultimi anni, le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale (IA) hanno dimostrato un impatto pervasivo e un potenziale trasformativo in vari settori. Sono coinvolti sia la produzione industriale che l’educazione, fino alle attività professionali.
Questa rivoluzione, radicata nella metà del secolo scorso, ha accelerato con l’avvento del machine learning e, più recentemente, del deep learning, che permettono di estrarre valore e conoscenza da enormi quantità di dati.
Il panorama italiano
Il panorama italiano, ha risposto alla sfida dell’IA con una buona dinamica. Con una tradizione industriale forte e radicata, l’Italia ha storicamente sfruttato le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, evolvendosi dall’automazione industriale dell’era post-bellica fino all’Industria 4.0.
Un nuovo contesto di riferimento
L’evoluzione della tecnologia IA negli ultimi anni ha richiesto un aggiornamento della strategia italiana. Il contesto normativo è cambiato, la tecnologia si è innovata con l’arrivo dei sistemi generativi. Anche i Foundation Models, e la sensibilità verso l’IA si è affinata.
Ora, sono in grado di abbracciare una visione etica che mette al centro le persone e i loro bisogni. Di fronte a questi cambiamenti, la nuova strategia per il 2024-2026 si propone di promuovere lo sviluppo di soluzioni antropocentriche, affidabili e sostenibili.
Macro-Obiettivi strategici
Per realizzare questa visione, la strategia si propone di perseguire diversi macro-obiettivi strategici:
- Supportare l’adozione di applicazioni di IA: Promuovere lo sviluppo di sistemi di IA specifici per il contesto italiano, preservando i differenziali competitivi delle eccellenze nazionali e evitando la diluizione derivante dall’importazione di sistemi stranieri.
- Incentivare la ricerca scientifica: Connettere le unità di ricerca nazionali con le piattaforme internazionali, sviluppando applicazioni di IA coerenti con le esigenze competitive del paese e promuovendo l’IA per il benessere sociale in settori come il welfare, l’ambiente, la cultura, l’educazione e la salute.
- Creare condizioni favorevoli per valorizzare l’IA: Focalizzarsi sulla formazione di talenti con competenze allineate allo scenario emergente e migliorare i servizi della Pubblica Amministrazione attraverso soluzioni di IA.
La rivoluzione dell’IA in Italia
L’Italia ha una solida tradizione accademica nell’IA, iniziata nei primi anni Settanta. Oggi è rappresentata da oltre 160 curricula universitari collegati all’IA e dal Dottorato Nazionale in Intelligenza Artificiale.
Tuttavia, il numero di laureati e dottorati in ambito IA rimane insufficiente rispetto alle richieste di un mercato del lavoro sempre più orientato verso le nuove tecnologie.
L’Italia è, infatti, ultima tra gli stati membri dell’UE per il numero di laureati nel settore ICT (1,5%).
Azioni strategiche
Per rispondere a queste sfide, la strategia italiana per l’IA si articola in quattro macro aree: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione.
Le azioni strategiche all’interno di queste aree saranno interconnesse e correlate, ma verranno semplificate nell’esposizione per chiarezza.
- Ricerca: Incentivare la collaborazione tra le unità di ricerca italiane e le piattaforme internazionali, sviluppare applicazioni di IA rilevanti per il contesto italiano e promuovere l’IA per il benessere sociale.
- Pubblica Amministrazione: Migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi attraverso l’adozione di soluzioni di IA già disponibili o sviluppate specificamente per il contesto italiano.
- Imprese: Supportare l’adozione di applicazioni di IA nelle pratiche gestionali e nei modelli produttivi, promuovendo infrastrutture dati e attività progettuali che preservino i vantaggi competitivi italiani.
- Formazione: Promuovere un sistema di formazione orientato all’eccellenza, sviluppando talenti con competenze coerenti con le nuove esigenze del mercato del lavoro.
Monitoraggio e regolazione
La strategia includerà un sistema di monitoraggio per garantire l’attuazione efficace delle azioni proposte. Analizzerà anche il contesto regolativo entro cui la strategia dovrà essere implementata.
Questo è essenziale per bilanciare il rapido processo di introduzione dell’IA con le implicazioni etiche e sociali del suo utilizzo, operando in stretto coordinamento con la comunità internazionale.
La strategia italiana per l’intelligenza artificiale 2024-2026 si propone di affrontare le sfide poste dall’evoluzione tecnologica, promuovendo una visione etica e sostenibile dell’innovazione.
Con azioni mirate in ricerca, pubblica amministrazione, imprese e formazione, l’Italia mira a valorizzare il potenziale dell’IA per migliorare la competitività del paese e il benessere sociale, creando un futuro in cui l’innovazione tecnologica sia al servizio delle persone e della società.