Un Business Continuity Plan è necessario per gestire eventi che possono interrompere l’operatività aziendale e include procedure per la ripresa delle attività in caso di disastro.
La capacità di un’azienda di saper gestire un importante incidente che mette a rischio l’operatività dell’infrastruttura informatica e di telecomunicazioni è un elemento essenziale. La continuità del business va studiata e mantenuta in essere dotandosi di un piano strategico.
Cos’è un Business Continuity Plan
Il Business Continuity Plan (BCP), è un insieme di procedure e protocolli programmati per essere implementati nel caso di un grave incidente. Incidente che può avere diversa natura:
- Attacco informatico
- Disastro naturale come alluvione, terremoto ecc.
- Evento imprevisto ad esempio incendio, crollo strutturale, furto di apparati
- Evento informatico come la rottura di apparati di rete, di server ecc.
- Interruzioni di connettività
- Interruzioni di energia elettrica
- Pandemia
Il piano è quindi da annoverare come un elemento fondamentale per la gestione del rischio. Viene redatto, mantenuto aggiornato e regolarmente testato per capire come mantenere l’operatività aziendale in caso si verifichino situazioni che possono compromettere funzioni importanti.
Il costo di un blocco
Il costo di un downtime dipende naturalmente dalle dimensioni del business di un’azienda. A livello Enterprise, ad esempio, tempo fa venne stimato da Gartner in 5.600 dollari al minuto. Amazon, subì uno stop di un’ora nel 2001 che gli causò mancate vendite per 34 milioni di dollari.
Per quanto riguarda le PMI, situazione più vicina alla realtà italiana, il costo del downtime è stimato in una forchetta che va dai 150 ai 400 $/ora.
Nello stop va tenuto conto l’impatto sulle vendite, sulla produzione, sui contratti in essere e, non meno importante, sulla reputazione del brand.
I vantaggi di un Business Continuity Plan
Avere un piano di continuità aziendale (BCP) è come avere una rete di sicurezza per la tua impresa. Ecco gli aspetti fondamentali:
- Meno interruzioni, più profitti: Un BCP ben strutturato aiuta a minimizzare le interruzioni operative, permettendo all’azienda di funzionare anche in caso di eventi imprevisti. Questo significa meno perdite di tempo e denaro, e quindi maggiori profitti.
- Clienti e stakeholder soddisfatti: La capacità di superare le crisi con rapidità e competenza dimostra affidabilità. Questo rafforza la fiducia di clienti e stakeholder, con un impatto positivo sulla reputazione e sulla fidelizzazione.
- Protezione dalle perdite finanziarie: Un BCP efficace aiuta a ridurre al minimo le perdite finanziarie derivanti da eventi dirompenti. Questo grazie a una migliore preparazione e a strategie di ripristino rapide ed efficienti.
- Recupero rapido dopo i disastri: In caso di calamità naturali o altri eventi critici, come attacchi informatici, un BCP definisce i passi da seguire per un recupero rapido e completo delle attività dell’organizzazione. Questo significa tornare alla normalità il prima possibile, limitando i danni.
- Conformità garantita: Un BCP ben strutturato aiuta a rispettare gli standard di conformità previsti dalle leggi e dai regolamenti del settore. Questo evita sanzioni e problemi legali, tutelando l’azienda.
- Vantaggio competitivo: Dimostrare di avere un piano per affrontare le avversità è un segno di forza e lungimiranza. Questo può dare all’azienda un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti che non sono altrettanto preparati.
Un buon Business Continuity Plan non è solo un documento da tenere archiviato, ma uno strumento fondamentale per la sopravvivenza e il successo di qualsiasi impresa.
Elaborare un piano di continuità
La pianificazione strategica è alla base di un piano di continuità efficiente. Identifica le funzioni critiche dell’azienda e le mette in condizioni di sicurezza o di rapido ripristino.
È quindi necessario valutare i rischi cercando di capire quali eventi possono interrompere la continuità del business e di parti di esso. Segue l’elaborazione di una strategia di intervento per mantenere operative le parti compromesse o fare in modo che vengano ripristinate al più presto.
Viene di seguito redatto un piano attraverso la documentazione delle procedure necessarie al mantenimento o ripristino delle operazioni compromesse. Il piano poi va testato nel tempo per verificare che tutto funzioni e va mantenuto aggiornato in modo da tenere il passo con i cambiamenti dell’organizzazione.
L’approccio ai vari problemi che possono verificarsi cambia in base al tipo di compromissione. Infatti, mentre alcune strutture hanno un impatto elevato, tipo le telecomunicazioni che quindi vanno affrontate immediatamente, altre possono anche subire rallentamenti senza impattare gravemente ed essere quindi gestite in un secondo momento.
Le parti coinvolte
Il Business Continuity Plan riguarda tutta l’azienda, i suoi processi, gli asset, le risorse umane, l’organizzazione, in alcuni casi anche i partner esterni. La protezione dell’infrastruttura IT è un requisito fondamentale per la resilienza dell’impresa.
Il continuo mutare delle minacce informatiche non permette di rilassarsi lasciando il piano a languire in qualche cassetto, fisico o sotto forma di file. Va rivisto nel tempo, testato e mantenuto operativo, nella speranza di non dovervi ricorrere mai.