I cavi sottomarini, nati per le comunicazioni telegrafiche, oggi trasmettono dati alla velocità della luce, collegando continenti e data center. Big tech come Google e Meta dominano il settore, con investimenti in crescita per ampliare la rete globale.
I cavi sottomarini sono l’infrastruttura digitale che permette al mondo di essere interconnesso. Il traffico che passa attraverso questi cavi rappresenta il 99% di quello mondiale, ed è generato principalmente dai grandi colossi digitali come Google e Meta
Breve storia dei cavi sottomarini
Anche se può sembrare strano, il primo cavo sottomarino transatlantico risale addirittura al 1866 e collegava l’Irlanda con Terranova.
Ovviamente, non si trattava di un cavo per trasportate dati di internet che non esisteva. Il cavo serviva per le comunicazioni telegrafiche. Da notare che al tempo, per recapitare un messaggio tra le due sponde dell’oceano, era necessario scriverlo a mano e farlo viaggiare via nave. La stesura del cavo migliorò drasticamente le comunicazioni transatlantiche.
Sebbene anche la velocità dovuta al trasporto su cavo fosse estremamente lenta, non era certo paragonabile a quella di un trasporto fisico.
Panoramica sui cavi sottomarini
I cavi sottomarini sono composti da fibre ottiche che trasmettono dati alla velocità della luce. Questi cavi sono posati sul fondo degli oceani e collegano diversi continenti, permettendo la trasmissione di grandi volumi di dati in tempi molto brevi.
La posa e la manutenzione di questi cavi richiedono tecnologie avanzate e investimenti significativi. Sono in ogni caso sempre preferibili a quelli terrestri quando si tratta di distanze notevoli o quando sono l’unica opzione per collegare i territori.
Attualmente la stima ci dice che siano posati circa 1,5 milioni di chilometri a livello globale. Essi, collegano grandi data center e permettono che tutte le nostre comunicazioni digitali possano attraversare gli oceani quasi istantaneamente.
Il periodo 2022-2024 prevede la messa in opera di cavi per un valore di 6 miliardi di dollari per connettere Asia e Oceania. Inoltre, è prevista la stesura di cavi per tratti mai usati prima come per Echo e Bifrost, che verranno utilizzati per collegare Singapore con gli USA. Questi, fanno parte di un coinvestimento di Meta e Google.
Il giro di affari
Il giro d’affari globale dei cavi sottomarini è attualmente stimato in circa 4,3 miliardi di dollari. Questo mercato sta vivendo una crescita significativa, con previsioni di investimenti record di 10 miliardi di dollari per il periodo 2023-2025, che porteranno online circa 78 nuovi sistemi per un totale di oltre 300.000 chilometri di cavi.
Nel contesto attuale, le aziende tecnologiche stanno giocando un ruolo sempre più centrale nel settore, investendo in numerosi progetti per espandere la rete di cavi sottomarini e soddisfare la crescente domanda di capacità di trasmissione dati.
Le principali aziende
Non è una sorpresa che le principali aziende coinvolte negli investimenti dei cavi sottomarini siano le big tech. Infatti, Google e Meta sono i principali attori di questo settore che hanno investito rispettivamente in 29 e 15 sistemi di cavi sottomarini.
Amazon e Microsoft non stanno certo a guardare e formano con le altre due i 4 principali OTT. Hanno tutti annunciato un forte rialzo negli investimenti per ampliare le tratte continentali. Tratte che sono già coperte da altri cavi, anche delle stesse aziende, ma che la crescente mole di traffico richiede di moltiplicare le connessioni.
L’intelligenza artificiale, nuova dirompente tecnologia, amplia notevolmente la richiesta di informazioni e quindi oltre a sempre più potenti data center impone anche una maggiore capacità di trasmissione a livello globale.
Da notare poi che questi colossi, che sono spesso concorrenti sui servizi, per ottimizzare i costi diventano partner per il settore cavi sottomarini come succede per Echo e Bifrost.
Il ruolo dell’Italia
Anche il nostro Paese è coinvolto in questo settore. Ad esempio, il cavo Blue o Bluemed connette Italia, Francia, Grecia e diversi Paesi che si affacciano sul mediterraneo. In Italia i nodi coinvolgono Genova, Roma, Palermo e il golfo degli aranci in Sardegna.
Altri cavi hanno come punti di approdo principali Genova e la Sicilia ma anche la Puglia, la Calabria e la Sardegna sono coinvolte.
Dove sono posati i cavi sottomarini
Se siete curiosi di visionare i percorsi che fanno i cavi sottomarini attraverso il globo esiste un sito apposito consultabile liberamente che si chiama Submarine Cable Map.