È arrivato il momento di sostituire la posta elettronica certificata PEC con un nuovo sistema che sarà interoperabile a livello europeo. Si chiama REM e il passaggio sarà il più possibile trasparente, con l’introduzione però dell’autenticazione a due fattori obbligatoria
La PEC (Posta Elettronica Certificata), nasce nel lontano 2005 e non ha dovuto subire significativi cambiamenti diventando uno strumento indispensabile per la comunicazione cifrata. Ora è giunto il momento di sostituirla con la REM che avrà il vantaggio dell’interoperabilità europea.
La PEC è solo italiana
Una cosa che forse non tutti conoscono è che la PEC è un sistema di posta elettronica esclusivamente italiano. L’obbligatorietà per tutte le società, le Partite IVA e le Ditte Individuali ne ha permesso la facile diffusione: 14 milioni e mezzo (dati AgID a giugno 2022).
La PEC ha l’importante caratteristica di avere lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Non per questo è limitata al panorama aziendale. Infatti, anche i privati possono dotarsi di una PEC, forse l’unico limite è l’essere a pagamento. Il costo relativamente basso però ha convinto molta utenza privata a dotarsi di un indirizzo PEC per comunicare con la pubblica amministrazione e, ad esempio, con i gestori delle varie utenze domestiche.
L’uso di protocolli molto avanzati permette una comunicazione garantita e non modificabile e quindi l’impossibilità di manipolazione del messaggio. Il mittente ha il riscontro dell’avvenuto invio tramite una ricevuta di ritorno. Quando il messaggio è inviato ad un altro indirizzo PEC il mittente riceve un ulteriore avviso di quando il messaggio è stato aperto. Quindi, il destinatario, come per una ricevuta di ritorno di una raccomandata, non può successivamente dichiarare di non aver ricevuto la comunicazione. Ogni fase del trasferimento viene tracciata con riferimento di data e ora.
Perché la PEC verrà sostituita con la REM
La REM (Registered Electronic Mail), sarà la nuova PEC europea. L’Unione europea già dal 2018 ha sentito l’esigenza di dotarsi di un servizio uniforme per la comunicazione certificata di messaggi di posta elettronica come quello italiano. I tempi, come spesso succede, non sono mai celeri e così solo ora si giunti alla fase di interoperabilità che consentirà la comunicazione con un sistema di posta certificata a livello europeo.
Cosa cambia per gli utenti
Le cose più rilevanti nel passaggio da PEC a REM sono le regole imposte dalla comunità europea: il mittente deve essere riconosciuto con certezza e deve essere utilizzato il sistema di autenticazione a due fattori.
L’uso costante dello SPID che già implementa il metodo di sicurezza 2FA, sicuramente renderà meno traumatico il passaggio. Del resto, anche sevizi di posta tradizionali come Gmail supportano la 2FA e l’uso di questo sistema di protezione è consigliato per qualsiasi sito o App che lo supporta.
I maggiori provider dichiarano che le modalità d’uso saranno possibilmente identiche a quelle della PEC, ovvero come quelle delle ordinarie email.
Quando avverrà il passaggio e quali i vantaggi
Ad oggi, mentre scriviamo non vi è una data precisa. Quando si inizierà a migrare al nuovo sistema sicuramente i provider presso cui gli utenti hanno un account PEC verranno avvisati e guidati verso la REM.
Per quanto riguarda i vantaggi, sono soprattutto per quelle aziende che comunicano con l’estero in ambito europeo. Un sistema tracciato e legale apporterà un maggiore sistema di sicurezza all’invio di dati importanti e con valore legale attraverso tutto il territorio dell’Europa. Non rimane che aspettare.