Il 14 Gennaio 2020 è terminato il supporto al sistema operativo.
Sono passati 10 anni da quando Microsoft ha reso disponibile al pubblico Windows 7 e si era impegnata a fornire il supporto tecnico per tutto questo periodo.
Ora i 10 anni sono ormai trascorsi ed è tempo per l’azienda di interrompere il “supporto esteso”, ovvero quello relativo agli aggiornamenti di sicurezza e il supporto tecnico, mentre il cosiddetto “supporto mainstream”, relativo all’introduzione di nuove funzionalità era già terminato il 13 Gennaio 2015.
Questo sistema operativo ha riscontrato un particolare successo a causa del flop del suo successore, quel Windows 8 che non ha mai avuto il gradimento del pubblico e in particolar modo di quello business.
Quasi tutte le aziende preferivano installare la versione sette e il fenomeno era talmente esteso che all’acquisto del PC spesso c’era la possibilità di scegliere tra le due versioni. In pratica si preferiva il vecchio al nuovo e questo la dice lunga sugli errori, (questo non è l’unico) della casa di Redmond.
Cosa succede ora?
Nell’immediato ovviamente nulla a parte una schermata di avviso del termine del supporto. Il messaggio può essere posticipato o può essere eliminato.
Con il crescente aumento degli attacchi informatici però non è più il caso di usare un pc con sistema operativo ormai obsoleto e quindi è meglio, al più presto, ricorrere ai ripari.
Inoltre, con il tempo anche i programmi di terze parti installati smetteranno di implementare sia nuove funzionalità che gli aggiornamenti di sicurezza.
Chi usa invece Office 365 su questo sistema operativo potrà ancora ricevere gli aggiornamenti per questa suite fino a Gennaio 2023.
Cosa fare?
Le opzioni da cui scegliere sono:
Passare a Windows 10. Se il computer su cui gira il sette non è troppo vecchio il consiglio migliore è passare al nuovo sistema operativo. Il passaggio a questa versione era gratuito fino al 29 Luglio 2016, anche se in rete ci sono istruzioni su come, lecitamente, Microsoft consenta ancora oggi di passare alla versione 10 gratuitamente.
I requisiti minimi per installare la versione 10 indicati da Microsoft sono i seguenti:
- Processore 1 GHz o superiore
- 1GB di RAM per sistemi a 32-bit e 2GB per sistemi a 64-bit
- 16GB di spazio per sistemi a 32-bit e 32GB di spazio per sistemi a 64-bit
- Scheda video DirectX 9 o versione successiva
- Schermo 800 x 600 pixel
- Connessione ad Internet: necessaria per aggiornamenti e alcune funzionalità
Il consiglio però è di tenersi più alti di quelli indicati pena ritrovarsi con un computer poco utilizzabile.
Acquistare un nuovo PC. Ostinarsi a usare computer datati non è una pratica ottimale per la produttività aziendale. Un computer vecchio sarà sicuramente anche più lento e soggetto a vari problemi. Oggi un computer, soprattutto se destinato a usi office, rappresenta un investimento basso e quindi il consiglio è di sfruttare questa scadenza per passare a una macchina nuova.
Cambiare sistema operativo. Oltre a computer con installato Windows anche i sistemi Apple godono di molto gradimento e i programmi sono pienamente compatibili. L’investimento in hardware è di media più elevato ma se ne guadagna in meno problematiche nel corso della vita della macchina. Il sistema operativo in essere ad oggi si chiama macOS Catalina, rilasciato a Ottobre 2019.
Anche l’installazione di un sistema operativo basato su Linux non è da scartare, anche se dopo alcuni anni di boom, sembra ritornato nelle retrovie.
Pagare per rimanere aggiornati. Questa opzione di solito è usufruita da grandi aziende con un parco pc installato molto grande. Microsoft permette, su richiesta e a pagamento e per le sole versioni Professional e Enterprise, di continuare a ricevere gli aggiornamenti fino a Gennaio 2023.
Non rimane che fare la scelta migliore per la vostra azienda. Il nostro reparto IT sta già aggiornando i sistemi operativi dei clienti e in molti casi sostituiscono i pc.
Se anche tu ti trovi con un Windows 7 in ufficio il consiglio e di contattarci al più presto.
Come aggiornare Windows 7?
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