La diffusione del 5G tanto discussa negli anni scorsi stenta a decollare almeno in Europa. Difficoltà negli investimenti e poca conoscenza da parte degli utilizzatori istituzionali e di impresa ne frenano lo sviluppo per una tecnologia che può davvero fare la differenza.
La diffusione del 5G, la tecnologia di rete mobile che aveva occupato molto spazio negli anni scorsi tra le news tecnologiche di tendenza, continua nella sua diffusione. I tempi tecnici per la sua implementazione ovviamente non potevano essere tanto brevi, eppure, ora siamo in ritardo. Ritardo soprattutto europeo e quindi italiano.
Le promesse del 5G
Era l’ormai lontano giugno 2019 quando abbiamo scritto del 5G come il futuro delle telecomunicazioni. Al tempo si parlava come di una rivoluzione che a distanza di 4 anni ancora non si è vista. Da tempo ormai gli operatori telefonici propongono la connettività 5G sugli smartphone. Alcuni lo fanno con un sovrapprezzo, altri lo comprendono nei normali pacchetti sottoscrivibili.
Il punto è che anche se disponibile, a causa delle caratteristiche implementate fino ad ora, non si realizza quel salto di qualità promesso. L’Europa e quindi anche l’Italia soffrono di questo ritardo non presente in altri Paesi.
Il vero 5G
La tecnologia 5G non è univoca e al momento quella che viene implementata è soprattutto un ibrido. Si tratta di 5G che però si appoggia all’infrastruttura 4G già presente. In gergo si chiama NSA ovvero “non stand alone”. Di fatto ha bisogno di qualcos’altro per funzionare, ovvero la rete 4G.
Può essere utile una spiegazione di Massimo Basile di Ericsson. “Tutta la gestione della segnalazione, l’instaurazione della chiamata e così via, sono gestite dalla radio e core network 4G. Con la 5G NSA si aggiunge alla stazione radio 4G una radio 5G operante nelle nuove frequenze per fornire così agli utenti 5G NSA accesso alla capacità aggiuntiva e si fa un semplice upgrade software della core network 4G”.
Il vero 5G è quello SA, ovvero “stand alone”. In quel caso la rete è del tutto autonoma. Un terminale 5G viene connesso a una rete 5G che è connessa ad un core network 5G senza intermediari di mezzo. Le tecnologie precedenti vengono utilizzate dai terminali solo come ripiego in caso non vi sia una sufficiente copertura. Si hanno in questo caso minore latenza, migliore copertura, sicurezza e minor consumo di batteria.
Perché l’Europa è in ritardo nella diffusione del 5G
La diffusione del 5G sta avvenendo in modo rapido e esteso, specialmente negli Stati Uniti, in Cina, Corea del Sud e India. Si prevede che entro la fine del 2023 ci saranno circa 1,5 miliardi di abbonamenti attivi a livello globale. Questa tecnologia di comunicazione dati sta registrando la crescita più veloce tra tutte; però, in Europa la situazione presenta alcune sfumature meno positive.
I problemi sono dovuti in parte alla alta competitività del settore che riduce i margini e quindi penalizza gli investimenti. Il settore sebbene sia molto energivoro non viene considerato come tale a livello istituzionale e quindi non gode di un adeguato supporto che invece viene riconosciuto ad altri settori industriali.
Per quanto riguarda il nostro paese uno dei principali ostacoli alla diffusione del 5G SA sta nella normativa sulle emissioni particolarmente restrittiva che ci troviamo e che risale al lontano 2003.
Il 5G vero prevede un numero di antenne superiore poiché rispetto al 4G ha un’emissione di potenza “adattiva”: si basa sul numero e sulla posizione degli utenti da raggiungere con il servizio.
I campi di applicazione del 5G
Un problema alla diffusione è comunque dovuto anche ai vari campi di applicazione. Di fatto non è certo lo smartphone il migliore apparato a poter beneficiare delle innovazioni del 5G. Una maggiore velocità e minore latenza sono utili anche sui nostri smartphone ma non è lì che si può apprezzare la nuova tecnologia.
I settori che possono beneficiarne sono l’industria, le smart city la medicina a distanza, l’agricoltura computerizzata e l’IOT. Sono settori che ancora non fanno molta richiesta di questa tecnologia o probabilmente sono pochi a poter spiegarne i vantaggi agli imprenditori e agli amministratori.
Pochi sono gli investimenti in infrastruttura da parte degli operatori che non vedono un ROE accettabile. Imprenditori e istituzioni che non sanno o non credono sia opportuno investire in qualcosa che ancora stenta a decollare. Di fatto un cane che si morde la coda e che se non ci saranno prese di posizione forti a livello istituzionale potranno ritardare di molto la diffusione del 5G.
Il mondo delle telecomunicazioni è comunque sempre in fermento ed è la premessa per far funzionare ogni tipo di azienda. Oggi non si può fare a meno di tecnologie performanti che possano assicurare la continuità del business, sia in sede che fuori. Come sempre noi consigliamo Vianova che è l’operatore italiano che si occupa esclusivamente di aziende.
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