Come la pandemia ha cambiato il mondo delle comunicazioni digitali
Una trasformazione digitale così imponente come nel 2020 non c’era mai stata. Gli inizi dello scorso anno erano, come sempre, all’insegna dei report che ci collocavano agli ultimi posti in Europa per digitalizzazione. Persone e imprese in ritardo sull’attuazione della trasformazione digitale, molto invocata ma poco applicata. la videoconferenza era per i più una perfetta sconosciuta anche se esistente sul mercato ormai da decenni.
Videoconferenza e fibra ottica: la situazione
La videoconferenza nasce commercialmente nel 1984, passa alla tecnologia IP nel 1998 con apparati dedicati e molto costosi. Dagli anni 2000 diventa disponibile a costi ragionevoli. Negli ultimi 10 anni si virtualizza con software dedicati o utilizzando un qualsiasi browser. Eppure, almeno nel mondo delle PMI è pressoché ignorata. Centralini digitali con tecnologia IP prendono campo, anche se spesso usarti nelle forme basilari e la Unified Communications che spesso integrano è normale strumento di comunicazione e collaborazione solo in poche aziende.
Su fronte infrastrutture la copertura in fibra ottica non è capillare, né in FTTC e tantomeno in FTTH.
La pandemia
La pandemia cambia le carte in tavola per tutti. Ci si trova di fronte a un provvedimento che nessuno aveva mai paventato. Come ormai consuetudine negli ultimi anni gli si da un nome inglese: Lockdown. Chiusura, confinamento, isolamento, blocco di emergenza, sono le traduzioni italiane. In pratica le persone non possono uscire e soprattutto molti non possono recarsi sul luogo di lavoro e i ragazzi non vanno a scuola. Il paese si ferma.
Il cambiamento di abitudini
A quel punto si è fatto un ragionamento:
Visto che le tecnologie ci sono, visto che non sono così difficili da usare, visto che non c’è alternativa, impiegati e studenti si sono trasferiti a lavorare e studiare da casa.
Si pensava di farlo senza troppa difficoltà, che invece c’è stata, eccome.
Le persone erano impreparate, non sapevano che software usare per le riunioni virtuali. Non erano in grado di accedere agli applicativi aziendali, si è dovuto improvvisare. A volte con risultati disastrosi e in alcune zone anche la connessione a internet era pessima.
Gli altri
Chi sono gli altri? Sono quelli che la trasformazione digitale l’avevano già implementata. Per questa categoria di persone ed aziende non ci sono stati problemi. Usavano già gli strumenti giusti ed hanno potuto trasferire gli uffici a casa con la sola mancanza forse della macchinetta del caffè e la chiacchierata con i colleghi, che pure sono importanti.
La trasformazione digitale
Il risultato è che, volente o nolente, l’Italia è riuscita ad attuare una profonda trasformazione digitale, comprendendo a fondo l’importanza di cambiare molte abitudini ormai anacronistiche del lavoro, lo studio e la vita di tutti i giorni, in modo digitale. Questo non significa la non presenza fisica sui luoghi, ma utilizzare le tecnologie a disposizione per essere più efficienti e produttivi.
Nel mondo dell’impresa in particolare si è assistito a un cambio di paradigma nei confronti delle tecnologie digitali. Imprenditori e dipendenti sono ora convinti che la crescita aziendale si basi in gran parte nel saper sfruttare queste tecnologie. Siamo diventati la regina d’Europa. Anche le infrastrutture digitali hanno fatto un balzo in avanti per la copertura del territorio con la banda ultralarga.
È ora di agire
Sei un imprenditore, un professionista o un artigiano e vuoi che la tua azienda cresca nel mercato nonostante questi momenti di difficolta? Vuoi conoscere quali sono le opportunità offerte dalle tecnologie digitali applicate all’azienda?